Anton Čechov, nel 1888, scriveva: “Chi conosce la scienza sente che un pezzo di musica e un albero hanno qualcosa in comune, che l'uno e l'altro sono creati da leggi egualmente logiche e semplici”.
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Sentiero dei 5 comuni
Anton Čechov, nel 1888, scriveva: “Chi conosce la scienza sente che un pezzo di musica e un albero hanno qualcosa in comune, che l'uno e l'altro sono creati da leggi egualmente logiche e semplici”.
Nel bosco autunnale sempre più scarso di fiori (ma anche sempre più luminoso!) vengono alla luce piante che passano facilmente inosservate: monocolore, prive di fiori (e per questo motivo “primitive” in termini biologici) sono messe in ombra dai loro imparentati più evoluti
In questi giorni nel bosco c’è un lieve profumo dolciastro, che “prende per il naso” chi sale il sentiero da Melano a Rovio passando per la cascata della Sovaglia. Ma attenzione! Il terreno è tutt’altro che dolce in questa zona! Tra massi bianchi franati di recente e alberi spezzati, l’attento escursionista scopre l’origine della fragranza.
Al culmine dell’estate un’escursione in Val Mara lungo il Sentiero dei Cinque Comuni può catapultare l’ignaro escursionista in un mondo veramente speciale. Chi entra nel bosco in questi giorni, per esempio seguendo il sentiero che dal campo di calcio di Melano porta verso la stazione di Maroggia, si ritrova dopo qualche passo nell’oscurità di una … giungla!
Anche un gioiello naturalistico come la Val Mara ha uno suo filo di amarezza…
Lungo il sentiero dei Cinque Comuni fiorisce in questi giorni l’Erba amara dei boschi. Questa pianta dà nell’occhio perché assomiglia molto alla margherita. Contrariamente a quest’ultima ha però un’infiorescenza fortemente ramificata che forma una specie di ombrella e si distingue inoltre per le sue foglie argentate a forma di penna.
“Oh Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli, che per salir me servirò quelli”, canta il principe per salire dalla sua amata prigioniera sulla torre in mezzo al bosco. Anche per salire il Sentiero dei Cinque Comuni ci servirebbe ogni tanto un tale aiuto… Ma chi in questi giorni fa lo sforzo di venire in Val Mara è ricompensato dal graziosissimo Raponzolo a foglie di scorzonera...
In questi gironi è difficile non notare il tappeto bianco che copre uno dei prati sopra Devoggio. Si tratta di una fitta popolazione di Narcisi del Lago Maggiore. Questo fiore profumato può essere osservato anche in altri prati lungo il Sentiero dei Cinque Comuni, ma in densità minore (cfr. piano). Come indica il nome, il Narciso del Lago Maggiore è presente esclusivamente nella regione insubrica dei laghi.
Salendo in questi giorni da Melano a Rovio, o attraversando il ponte sulla Mara sotto Devoggio, l’attento escursionista noterà sicuramente delle macchie bianche nel sottobosco: si tratta dell’incantevole Dentaria pennata. Quest’erba dal fusto alto e sottile si distingue grazie alla sua densa infiorescenza bianca circondata da tre foglie pennate – come se ogni individuo fosse un mazzo di fiori!
In marzo i fiori bianchi delle Campanelle comuni sono i primi messaggeri della primavera. Nelle giornate di sole attirano le primi api e farfalle in un paesaggio ancora scarso di fiori. È una pianta ornamentale popolare ma velenosa, ed è molto rara allo stato selvatico in Svizzera.
Novità: Il sentiero dei 5 comuni in fiore: un blog mensile in collaborazione con l'Associazione Pro Generoso Ovest.